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25 aprile, Festa della Liberazione

25aprile

 

Saluto i rappresentanti delle Forze dell'Ordine, delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma, le associazioni di Protezione Civile e di volontariato presenti.

Oggi ritorniamo innanzi al Monumento ai Caduti di tutte le guerre pochi giorni dopo aver deposto una corona d'alloro in loro ricordo con Sua Altezza Serenissima Alberto II di Monaco in occasione della sua visita a Canosa. Abbiamo onorato i Caduti nel giorno della prima visita di un Capo di Stato nella nostra Città. Un atto di grande attenzione di cui poter essere orgogliosi.

Oggi, dopo due anni di celebrazioni in forma ristretta, torniamo a commemorare i Caduti alla presenza di una folta rappresentanza delle associazioni Combattentistiche e d'Arma e di cittadini. Finalmente possiamo rendere loro onore con la necessaria solennità che questa celebrazione richiede.

Celebriamo il 77° anniversario della Liberazione d'Italia dal nazifascifascismo, la fine dell'occupazione nazista e la definitiva caduta del regime fascista. Il 3 maggio 1945 la resa definitiva delle forze nazifasciste all'esercito alleato sancì la fine della Seconda Guerra Mondiale sul territorio italiano.

Per settantasei anni abbiamo celebrato la pace e tutto ciò che ne seguì in termini di riconciliazione, di prosperità economica, seguita ai durissimi anni della ricostruzione dalle macerie che la guerra aveva lasciato.

Oggi questa ricorrenza è offuscata dai venti di guerra che soffiano sull'Europa a seguito dell'invasione dell'Ucraina da parte dell'esercito russo. Un conflitto che riporta indietro le lancette della storia al secondo conflitto mondiale.

In tutti questi anni abbiamo celebrato la pace e la libertà come una conquista definitiva ma oggi più che mai avvertiamo la fragilità di questa condizione e di come facilmente essa possa essere messa in pericolo.

Le notizie e soprattutto le terribili immagini che arrivano dal fronte ucraino ci ripiombano in anni bui che credevamo definitivamente superati. Oggi questa celebrazione deve farci riflettere sul vero significato della pace e quanto essa possa essere fragile.

La logica dominante è quella delle strategie degli Stati più potenti rivolte ad affermare i propri interessi estendendo la loro aree di egemonia economica, ideologica e militare. A poco o nulla sono valsi gli sforzi delle organizzazioni internazionali nate proprio con lo scopo di dirimere le controversie tra gli Stati e il conflitto in essere fra Russia e Ucraina ne è la dimostrazione.

In questo preciso momento storico è necessario non farsi trovare impreparati. Occorre rimanere compatti nel condannare la guerra senza alcuna esitazione. Non possono trovare pari dignità i diritti degli oppressi e quelli degli oppressori.

A noi spetta il compito di essere solidali, di accogliere i cittadini ucraini in fuga dalla guerra. L'accoglienza del prossimo, l'aiutare chi si trova in una situazione di difficoltà sono caratteristiche del popolo italiano, frutto della comune esperienza vissuta in occasione dei conflitti bellici. Come quella vissuta nella seconda guerra mondiale e che oggi ci vede celebrare solennemente la liberazione del nostro paese dalle forze di occupazione straniere.

Viva l’Italia! Viva la democrazia!

 

 

25 aprile 2022 ore 9,00 | Ufficio Stampa Comune di Canosa di Puglia |0883 610 206 |  ufficiostampa@comune.canosa.bt.it