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La città in marcia contro la violenza sulle donne

25 novembre

"Oggi, 25 novembre, si celebra la Giornata Internazionale contro la violenza  sulle donne. - interviene nel corso della manifestazione l'Assessore alle Politiche Sociali Letizia Morra -  La data fu scelta in ricordo del brutale assassinio del 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo, il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.
Anche se è ancora da percorrere la strada che porta ad una vera e propria uguaglianza di genere, da allora sino ad oggi tanti sono stati i passi in avanti verso una consapevolezza universale del fenomeno della violenza di genere.


Basti pensare che è solo dal 1981 che veniva abrogato il delitto d'onore, la legge che prevedeva un forte sconto di pena per chi avesse ucciso il partner o la figlia o la sorella per difendere il proprio onore o quello della famiglia. 
E sono ancora numerosi  oggi i casi di violenza, sottomissione e discriminazione che vedono vittime una donna. Dall'inizio di quest'anno infatti sono 109 gli omicidi di donne e tra questi ben 93 episodi si sono verificati tra le mura domestiche.
Si tratta perlopiù di morti annunciate, di donne che non hanno trovato la forza e il coraggio di denunciare il proprio aguzzino. E' necessario pertanto saper cogliere e non sottovalutare ogni campanello d'allarme e denunciare subito prima che sia troppo tardi.

Le istituzioni non lasciano sole le vittime di violenza attraverso i Servizi Sociali e i Centri Anti Violenza.
Per aiutare le donne vittime di violenza, spesso dipendenti economicamente dal proprio partner violento, è disponibile il Reddito di Libertà, un'importante sostegno in favore di donne in condizione di particolare vulnerabilità o di povertà per sostenerle nel percorso per raggiungere l'autonomia e la libertà.
La misura è destinata alle donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori, e consiste in un contributo economico, stabilito nella misura massima di 400 euro mensili pro capite, concesso in un’unica soluzione per massimo 12 mesi, finalizzato a sostenere prioritariamente le spese per assicurare l’autonomia abitativa e la riacquisizione dell’autonomia personale, nonché il percorso scolastico e formativo dei figli o delle figlie minori. La misura, - conclude Morra - è compatibile con altri strumenti di sostegno al reddito (reddito di cittadinanza, cassa integrazione guadagni, REM, Naspi etc.)."

 

25 novembre 2021 ore 13,00 | Ufficio Stampa Comune di Canosa di Puglia |0883 610 206 | ufficiostampa@comune.canosa.bt.it