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La Postazione Fissa Medicalizzata (già Punto di Primo Intervento) di Canosa a rischio chiusura, il Sindaco Malcangio: «Presidente Emiliano se ci sei batti un colpo: ci riconosca lo status di zona carente, non si scherza con la salute dei cittadini»

Le parole del primo cittadino

«La salute è il bene più prezioso dell’uomo garantito dalla Costituzione. Per tutelarla però, necessario è esser messi nelle condizioni di poterlo fare, elemento ormai a noi sconosciuto visto l’operato più che deleterio della Regione Puglia e di chi la governa da diversi anni. La mia professione, quella di farmacista - spiega il Sindaco di Canosa di Puglia, dott. Vito Malcangio -  mi ha permesso di essere da sempre a contatto con la gente e sempre pronto a risolvere, nel mio piccolo, le varie problematiche a livello salutare: l’esperienza maturata negli anni mi ha messo nelle condizioni di comprendere come la stessa non abbia prezzo ma evidentemente tutto ciò non interessa agli amministratori regionali, del resto a quanto pare la loro percezione della realtà risulta essere praticamente nulla. La Postazione Fissa Medicalizzata di Canosa di Puglia con il relativo servizio di emergenza-urgenza è un servizio che non intendiamo perdere. Basterebbe, con una semplice delibera della Regione, riconoscere a Canosa lo status di “zona carente” ma purtroppo, ad oggi, nulla si muove. Se ciò non dovesse avvenire infatti, sarebbero a rischio i livelli essenziali assistenziali e i livelli essenziali delle prestazioni. Lo scorso 27 luglio, a seguito del provvedimento della Giunta Ragionale n. 1983 con cui ridimensionava il servizio di emergenza- urgenza riducendo i servizi a disposizione dei cittadini in piena estate, chiesi pubblicamente al Presidente Emiliano di procedere al riconoscimento di Canosa come zona carente, che avrebbe permesso di avere a disposizione più medici e ambulanze con medico a bordo, garantendo così anche le postazioni di Minervino e Spinazzola. Evidentemente - continua il primo cittadino -  al Presidente Emiliano poco interessa del nostro territorio visto che al momento la mia richiesta è rimasta priva di riscontro. Le decisioni che continuano ad essere attuate sono inaccettabili e prive di logica: adottare la deliberazione necessaria per l’attuazione delle “zone carenti” è ormai improcrastinabile. In estate, la Direzione Strategica dell’Asl Bat ha “disobbedito” agli indirizzi della Giunta Regionale, tenendo invariati i servizi a disposizione della cittadinanza anche se questo, adesso, non potrebbe più bastare. Città a noi limitrofe come Minervino, Spinazzola, trovano nel nostro nosocomio un presidio di primaria importanza a livello di sanità pubblica: senza di esso il nostro territorio verrebbe letteralmente abbandonato a se stesso. Comprendo e condivido i recenti gridi d’allarme dei sindacati Fsi- Usae che da tempo hanno posto l’attenzione su questa situazione ai limiti del normale. In qualità di Sindaco non posso non esimermi dalla difesa dei miei cittadini e del loro diritto alla salute: quanto sta accadendo è un oltraggio ad un nostro sacrosanto diritto, la Bat è una provincia come altre, anche questa è Puglia e noi di certo non siamo cittadini di Serie B. Caro Presidente Emiliano, non c’è più tempo da perdere: il tempo delle parole è finito, adesso occorrono fatti, proceda al riconoscimento di Canosa come zona carente. Con la salute dei cittadini - conclude il Sindaco Malcangio - non si scherza assolutamente: se per lei la Postazione Fissa Medicalizzata di Canosa è come se non esistesse, per noi non è così». 

 

Lunedì 28 novembre - ore 09,17 - Sabino Del Latte | Ufficio Stampa Comune di Canosa di Puglia | ufficiostampa@comune.canosa.bt.it | 0883610212