“Monumenta- Arte in Cantiere” arriva a Canosa di Puglia, sabato 28 settembre l’inaugurazione de “Il Giovane cavaliere della pace” di Venanzo Crocetti
Arriva a Canosa di Puglia “Monumenta- Arte in Cantiere”, la mostra diffusa ideata dall’arch. Maria Piccarreta, Segretario regionale del MiC Puglia, con il sostegno di Confindustria Bari-Bat e il contributo della Camera di Commercio di Bari, la sponsorizzazione tecnica di ANCE Bari-Bat, ANCE Foggia e ANCE Lecce, e la preziosa collaborazione delle Soprintendenze e dei Comuni di Bari, Galatone, Sant’Agata di Puglia e Canosa di Puglia.
Le monumentali sculture di sei grandi scultori del ‘900 italiano vanno a dialogare e a valorizzare alcuni cantieri di restauro effettuati dal Segretariato regionale del MiC la Puglia in tutta la Regione.
Sabato, 28 settembre, alle ore 17.00, nella piazza antistante la Cattedrale di San Sabino a Canosa di Puglia, si inaugura la straordinaria scultura di Venanzo Crocettti dal titolo ‘Il Giovane cavaliere della pace’. All’inaugurazione parteciperanno l’arch. Maria Piccarreta, Segretario regionale del Ministero della Cultura per la Puglia, il Sindaco di Canosa di Puglia, dott. Vito Malcangio, la presidente della Fondazione ‘ Venanzo Crocetti’, Carla Ortolani, il presidente di Confindustria Bari- Bat, Sergio Fontana, la curatrice della mostra, Roberta Semeraro, il direttore artistico, Roberto Begnini, il direttore esecutivo, arch. Loriana Dal Prà del Segretariato regionale del MiC Puglia, e l’Assessore alla Cultura del Comune di Canosa, prof.ssa Cristina Saccinto.
L’opera di Crocetti, uno dei più importanti maestri dell’arte italiana del ‘900, la si potrà ammirare fino al 3 febbraio davanti alla Cattedrale di Canosa dove il Segretariato regionale del MiC Puglia sta effettuando un importante intervento di restauro. E’ questo il senso della mostra diffusa ‘Monumenta- Arte in cantiere’: fare interloquire le opere di importanti artisti del ‘900 italiano con alcuni dei cantieri di restauro che il Segretariato sta effettuando in tutta la Puglia.
Il progetto, che si avvale della collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di BAT e Foggia, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, Archivio di Stato di Bari e la Biblioteca Nazionale “Sagarriga Visconti Volpi” di Bari , è realizzato grazie al sostegno di Confindustria Bari-Bat e con il contributo della Camera di Commercio di Bari e la sponsorizzazione tecnica di ANCE Bari- Bat, ANCE Foggia e ANCE Lecce.
Alcuni cenni sul cantiere, sull’opera e sull’artista
Basilica Concattedrale di San Sabino
La Cattedrale di S. Sabino è un raro esempio basilicale per complessità e articolazione che continua ancora oggi ad alimentare un dibattito in ambito archeologico e artistico. Varie sono le ipotesi formulate per comprendere anzitutto la fase originaria dell’edificio che viene collocata tra il IV e il VI sec. d.C. Esso oggi si presenta con una planimetria composita che parte da pianta cruciforme orientata lungo l’asse est-ovest, che si eleva verticalmente su due ordini, poi ampliata per assumere un assetto a croce latina a tre navate il cui prospetto principale Neoclassico si affaccia sulla piazza.
Cantiere di restauro
L’intento di rendere possibile un’attività di prevenzione, con riguardo particolare al rischio sismico, è alla base del concetto di miglioramento strutturale. A tal fine l’attività progettuale prende avvio dalla valutazione degli aspetti strutturali e dalla conseguente verifica sismica, intesa come processo costruttivo e di conoscenza dell’antica fabbrica dove la storia e la materia si condizionano a vicenda.
Opera di Venanzo Crocetti
Il giovane cavaliere della pace, 1987
Bronzo - 300 x 243 x 65 cm
Roma, Fondazione Venanzo Crocetti
L’originale bronzo fu realizzato verso la fine della carriera dell’artista per essere inviato in giro per il mondo come ambasciatore di pace. Giunge ora a Canosa per rendere omaggio a S. Sabino, il primo Santo pugliese della storia. La scultura, nella sua eleganza formale, si pone in dialogo con il ruolo diplomatico e di difesa della Chiesa ricoperto dal Santo.
Il giovane cavaliere senza armi con una semplice corona di alloro, simbolo di saggezza, rinnova il suo messaggio di speranza in un mondo ancora afflitto da tante incomprensibili guerre.
«Ogni essere umano che nasce e apre gli occhi sul meraviglioso vitale scenario del nostro pianeta Terra, deve pagare uno scotto: è destinato a combattere per tutta la sua esistenza due grandi guerre spesso cruente una all’interno della sua persona a causa dei suoi malanni dello spirito e delle carne, l'altra all'esterno, con suoi simili… Da quando siamo nati le nostre orecchie hanno dovuto ascoltare prevalentemente e giornalmente le cronache intorno ai disastrosi conflitti che da sempre hanno afflitto il mondo da decenni gli interminabili scontri proprio nei luoghi dove, per ironia della sorte, due millenni fa nacque un Uomo, per predicare il bene e la giustizia, fu crocifisso… Mi rimane quindi di porgere al mio giovane Cavaliere della Pace, gli auguri paterni per un buon cammino lungo le vie del mondo affinché rechi un messaggio di pace...» ( Venanzo Crocetti)
Biografia di Venanzo Crocetti (Giulianova 1913 – Roma 2003)
Già in tenera età rivela le sue grandi doti artistiche e sarà proprio quel talento, quel desiderio del fare e del creare, a salvarlo dalle dure prove che l’infanzia e l’adolescenza gli hanno riservato. A dodici anni è già orfano e in estrema miseria. A soli diciassette, espone per la prima volta in pubblico le sue sculture. Nel 1928 si trasferisce a Roma dove si forma e lavora come restauratore nei Laboratori Vaticani. Ottiene il Premio Nazionale dell’Accademia di San Luca e dell’Esposizione Nazionale di Firenze. Il successo gli procura l’invito per la Biennale di Venezia del 1934. Da quel momento in poi verrà invitato con regolarità alle Quadriennali di Roma e alla Biennale di Venezia, dove, nel 1938, vince il Gran Premio della Scultura. Il suo interesse per le tematiche dell’arte sacra, trova la sua massima espressione negli anni Cinquanta. Collabora alla realizzazione di una cappella nella Basilica di Sant’Eugenio in Roma, realizza la Grande Crocifissione in bronzo per l’altare maggiore della nuova Basilica di San Leone Magno in Roma, inizia la Via Crucis per la nuova Basilica di San Giovanni in Bosco in Roma, e vince il concorso internazionale per la realizzazione di una delle tre porte della Basilica di San Pietro. Nel 1946 inizia la sua attività accademica quando gli viene affidata la cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Negli anni Sessanta si dedica alla realizzazione del Monumento ai Caduti di tutte le guerre che sorgerà a Teramo e termina la Porta dei Sacramenti per la Basilica di San Pietro. Nel 1970 tiene la sua prima personale in Giappone, dove tornerà spesso negli anni a seguire con mostre antologiche a Yokohama, Shimonoseki e Gumma. Negli stessi anni il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo gli dedica una sala permanente. L’Annunciazione ultima opera del maestro e benedetta da Papa Wojtyła, viene collocata sulla porta posteriore del Duomo di Teramo. Nel 2002 viene inaugurato il Museo Crocetti, progettato e realizzato dal maestro nella sua casa studio di Roma.
Ufficio Stampa Segretariato Regionale Puglia - Ministero della Cultura - dott.ssa Lia Mintrone |liamintrone@hotmail.com