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Servizio di emergenza-urgenza, resta invariato l'attuale assetto del 118. Il Sindaco Malcangio: «Emiliano riconosca a Canosa lo status di zona carente»

«Continuerò instancabilmente, nelle sedi opportune - afferma il primo cittadino - ad impegnarmi a difesa dei diritti di Canosa e i canosini»

«Nella mattinata di ieri, giovedì 11 agosto, insieme ai colleghi Sindaci della Bat, ho partecipato all’incontro con la Direzione Strategica della Asl Bt allo scopo di confrontarci - spiega il Sindaco Vito Malcangio - sull’attuale organizzazione del servizio emergenza- urgenza che risultava ridimensionato in seguito a quanto disposto dalla Regione con il provvedimento n.1983 dello scorso 27 luglio. Durante l’incontro, a cui hanno preso parte il Direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia Vito Montanaro, la Direttrice Sanitaria dell’Asl Bt Tiziana Dimatteo e il direttore responsabile del 118 Asl Bt Donatello Iacobone, ho inteso fin da subito farmi portavoce del grido d’allarme della comunità che in piena estate avrebbe dovuto fare i conti con una riduzione dei servizi a sua disposizione.

Quanto deciso dalla Regione Puglia, in maniera del tutto sperimentale con validità dal 1 agosto al 15 ottobre, è del tutto inaccettabile ed irrealizzabile. Infatti, la Direzione Strategica della Asl Bt ha deciso di non modificare l’attuale organizzazione del servizio 118: a Canosa di Puglia, quindi, continuerà ad essere garantito il servizio di emergenza-urgenza del 118 come punto fisso medicalizzato. 

La guardia, tuttavia, deve continuare ad essere alta. La situazione è ormai da tempo chiara: urgente ed imprescindibile risulta essere il riconoscimento di Canosa e Trani come zone carenti in quanto, se ciò non dovesse avvenire, metterebbe a rischio i livelli essenziali assistenziali e i livelli essenziali delle prestazioni. La salute è un diritto di tutti che spetta anche ai cittadini canosini e a quelli della Provincia Bat: chiedo pubblicamente al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano di adottare alla prima occasione utile la delibera necessaria che possa portare ad una risoluzione della problematica in questione. Continuerò instancabilmente, nelle sedi opportune, ad impegnarmi a difesa dei diritti di Canosa e dei canosini».