Descrizione
Ha avuto inizio ieri, lunedì 8 settembre, a Canosa di Puglia, il progetto “In-Ruins”, un programma di residenze che farà dialogare arte contemporanea e archeologia attraverso la presenza di artisti, curatori e studiosi nei pressi dei siti archeologici. Frutto della convenzione stipulata tra Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Province BAT e Foggia, Comune di Canosa di Puglia e associazione “Archeofuturo”, il progetto, che vedrà l’Ente civico metterà a disposizione la residenza di Palazzo Carmelitani, intende trasformare le ricchezze del passato in spazi di relazione, portando all’interno dei siti la ricerca e la sperimentazione di artisti internazionali. Giunto alla sua 6^ edizione, la rassegna approda, dopo le esperienze in Calabria e Basilicata, per la prima volta in Puglia spostandosi dal versante ionico verso quello adriatico. Ben otto gli artisti internazionali e curatori che permarranno a Canosa fino al 12 ottobre. L’evento, patrocinato dalla Regione Puglia e dalla FAC, riguarderà, diversamente dal passato, non solo un sito archeologico delimitato ma una città intera, con il coinvolgimento totale di tutto il tessuto urbano di Canosa di Puglia.
La sinergia creatasi fra gli attori coinvolti, permetterà di trasformare Palazzo Carmelitani, residenza dell’equipe, in una vera indagine sul campo, grazie anche al coinvolgimento della Scuola di Specializzazione interateneo in Beni Archeologici dell’Università di Bari che proprio in questa struttura, dal 2023, ha la sua seconda casa. Individuare visioni alternative del passato, affrontare linguaggi e forme per raccontare un’archeologia che si fa spazio tra condomini e cortili: sarà questa una delle mission degli artisti quali gli italiani Giuseppe Di Liberto e Benedetta Fioravanti, la sperimentatrice sonora canadese Xenia Benivolski, il messicano Balam Bartolome esperto in siti archeologici sudamericani e la greca Steffi Stouri, esperta in produzione e mediazione. A loro, si aggiungono i tre curatori Nicola Guastamacchia, Nicola Nitido e Maria Luigi Gioffrè.
A detta degli organizzatori, la scelta di realizzare questo progetto a Canosa deriva dalla possibilità di costruire visioni alternative del passato, rileggendo il territorio come mosaico di memorie e discontinuità. Forme e linguaggi diversi possono raccontare una città dove la vita quotidiana scorre sopra ipogei condivisi da interi condomini, con l’archeologia capace di affiorare tra cortili e parcheggi. Per la città, sicuramente, un’opportunità da cogliere al volo al fine di far conoscere l’enorme patrimonio culturale a disposizione. La conferenza stampa di presentazione del progetto avrà luogo mercoledì 17 settembre, alle ore 12:00, presso Palazzo Carmelitani.
«Il progetto “In - ruins” concepisce un nuovo modo di fare archeologia - commenta l’Assessore alla Cultura e all’Archeologia Cristina Saccinto -. Per Canosa questa non può che essere un’opportunità, abbiamo il dovere di aprirci al mondo esterno, di accogliere tutte quelle idee che possano farci compiere un salto di qualità. Dopo le due Scuole di Specializzazione, Palazzo Carmelitani, immobile che questa Amministrazione ha provveduto a ristrutturare e riaprire nel cuore del Centro Storico, verrà messo a disposizione di artisti e curatori, che durante la loro permanenza avranno modo di conoscere ancor meglio Canosa. Non posso che ritenermi soddisfatta del lavoro concretizzato, la strada è stata tracciata, ci accingiamo a percorrerla».
Martedì 9 settembre 2025 - ore 11.54 - Sabino Del Latte | Ufficio Stampa Comune di Canosa di Puglia | ufficiostampa@comune.canosa.bt.it
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Ultimo aggiornamento: 9 settembre 2025, 12:15