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Firmato il protocollo d'intesa fra il Comune di Canosa e l'IISS Einaudi per la salvaguardia del vitigno autoctono denominato "terrizzuolo"

Il protocollo firmato permetterà di favorire attività di studio dei vitigni rari ed antichi da preservare e da svolgersi presso la sede dell’IPAA anche con l’ausilio di studiosi

Giovedì 4 luglio, presso il Comune di Canosa, il Sindaco Vito Malcangio e la Dirigente dell’IISS “Einaudi” Brigida Caporale, hanno proceduto alla firma di un protocollo d’intesa fra l’Ente Comunale e l’Istituto Scolastico per la salvaguardia del “terrizzuolo”, un vitigno autoctono ignoto ai contadini di nuova generazione.

Denominato in dialetto canosino “trezzùle”, è stato possibile risalire al suo nome in italiano grazie alle ricerche dello storico canosino, il Maestro Peppino Di Nunno, che ha individuato il termine all’interno della pubblicazione dell'Ing. Cerletti datato 1827 dal titolo “Viticoltura es Enologia Italiana Vol.IV”.

L’impegno sinergico fra Ente e scuola, e nello specifico dell'Assessore alla Cultura Cristina Saccinto, della consigliera comunale Antonia Sinesi e del giornalista Bartolo Carbone, ha permesso, grazie anche alla gentile concessione della famiglia Facciolongo e all' impegno dell'agronomo Francesco Rizzo, di recuperare il vitigno e di procedere all’innesto presso la Scuola “Einaudi”.

Il protocollo firmato permetterà di favorire attività di studio dei vitigni rari ed antichi da preservare e da svolgersi presso la sede dell’IPAA anche con l’ausilio di studiosi, oltre a promuovere incontri, seminari, convegni nell’ambito della biodiversità e della conservazione di antiche coltivazioni. Si rinnova, in questo quadro, la costante interlocuzione fra il Comune e l’IISS “Einaudi”, Indirizzo Professionale Agrario per l’attuazione di iniziative volte a valorizzare le risorse strategiche rappresentate dal proprio territorio a prevalente vocazione agricola.