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Sanità. Il sindaco, Roberto Morra, sui dati Agenas.

Ospedale Canosa

 

Sono stati pubblicati i risultati del Programma Nazionale Esiti che pur certificando un miglioramento della sanità pugliese presenta molti chiaroscuri.

“Leggendo i dati pubblicati sugli organi di informazione emerge chiaramente un dato: in Puglia dei 31 ospedali sopravvisuti al piano di riordino solo 16 sono ottemperanti in merito agli indicatori di esito che individuano gli ospedali pubblici che devono sottoporsi a piani di rientro in caso di mancato rispetto degli stessi. - commenta il sindaco di Canosa, Roberto Morra – Se rapportiamo questo indicatore agli ospedali presenti nella Provincia di BAT scopriamo che solo Bisceglie rientra nei parametri mentre quelli più vicini a noi, Barletta ed Andria no. Questo dimostra che il piano di riordino ha penalizzato il nostro territorio riducendo di fatto la qualità dei servizi sanitari erogati. E' quanto affermiamo ormai da tantissimo tempo: alla chiusura degli ospedali di Spinazzola, Minervino e soprattutto Canosa non è corrisposto un miglioramento dell'efficienza delle strutture di Andria e Barletta. Ne discende una riduzione dei LEA per questo territorio che resta penalizzato da una visione ragionieristica della sanità non corroborata da un miglioramento dall'offerta e soprattutto delle prestazioni. Chiediamo dunque alle autorità regionali, responsabili dell'offerta sanitaria, che vengano investite risorse economiche e di personale affinché questo territorio possa raggiungere l'assistenza sanitaria garantita dal dettato costituzionale. La lettura di questi dati ci preoccupa anche in previsione della chiusura dei PPI. Ci chiediamo infatti se il servizio 118 sia realmente attrezzato per sopperire all'aumento di richieste e di interventi che la chiusura dei PPI stessi richiede. Il nostro timore, rafforzato dalla lettura di questi dati, è che questo territorio subisca un'ulteriore penalizzazione e, parlando di emergenza/urgenza si rischi davvero di mettere a repentaglio la vita delle persone. Restiamo in attesa di incontrare il Presidente della Regione Puglia - conclude il sindaco di Canosa - per esporgli i nostri timori, che evidentemente non sono frutto di campanilismo ma di reale preoccupazione, e per capire quali garanzie questo ulteriore riordino offra ai cittadini."