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Coronavirus: il giro di boa

Coronavirus - Il giro di boa

 

A seguito del DPCM, con cui è stata disposta la prima chiusura delle scuole e delle attività sportive, e dalle notizie che giungevano dalle regioni maggiormente colpite dal Covid-19, ci siamo ritrovati ad affrontare una emergenza di carattere sanitario che col passar dei giorni ha assunto anche i caratteri di emergenza economica e sociale che ha coinvolto la nostra cittadinanza così come gli altri comuni d’Italia.
Ci siamo ritrovati da un giorno ad un altro nella impossibilità di svolgere le più comuni attività come uscire, lavorare o semplicemente incontrarsi.
Durante i primi giorni di marzo abbiamo assistito ad un diluvio di produzione normativa: Decreti, circolari, ordinanze, pareri, studi. Tutti atti emessi da enti sovraordinati che dovevano e hanno trovato la loro applicazione presso il nostro comune.
Mentirei prima di tutto a me stesso e poi a tutti voi se non vi confidassi che sono stati momenti difficili, se non drammatici, quelli trascorsi in queste stanze durante i primi giorni di marzo.
Avevamo davanti il difficile compito di dare attuazione alle norme emergenziali e di conseguenza riprogrammare la macchina amministrativa, di ripensare alle priorità da adottare e attuarle nel più breve tempo possibile perché se da un lato il governo aveva di fatto confinato i cittadini all’interno delle proprie case, dall’altro occorreva garantire i servizi essenziali alla popolazione, adottare strategie di controllo e utilizzare le risorse disponibili per attività impreviste.
Uno dei primi atti posti intessere da questa amministrazione è stata l’attivazione del Centro Operativo Comunale, che ha la funzione di supporto del Sindaco come autorità di protezione civile, per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione in caso di calamità.
Il COC da me presieduto ha coinvolto il Settore Lavori Pubblici e Manutenzione, il Settore Politiche Sociali, quello della Polizia Locale ed esteso al servizio di prevenzione e protezione dell’ASL BT e alle associazione di Protezione Civile Locali della Confraternita delle Misericordie e degli Operatori di Emergenza Radio.
All’interno di tale tavolo e attraverso la concertazione e il confronto con tutti i partecipanti allo stesso, sono state valutate e programmate le operazioni necessarie al fine di proteggere la popolazione dalla propagazione del virus e dare supporto alle difficoltà conseguenti lo stato di emergenza.
Dal 6 marzo è iniziata una costante, controllata e diffusa opera di lavaggio e disinfezione delle strade di tutto l’abitato comunale preceduto da un’opera di panificazione di tutti i locali pubblici, edifici scolastici, servizi igienici comunali, mezzi di trasporto pubblici e mezzi per attività istituzionali.
Da più parti abbiamo avuto sollecitazioni all’utilizzo in maniera massiva (anche attraverso l’utilizzo di trattori) di nebulizzazione di soluzioni a base di “ipoclorito di sodio”.
Tale atteggiamento se da un lato avrebbe fornito alla popolazione una illusoria immagine di disinfezione epocale della città dal covid, dall’altro non avrebbe fatto di sicuro bene alla salute della cittadinanza e della relativa fauna.
Al fine di valutare gli interventi di sanificazione delle vie pubbliche abbiamo fatto riferimento ai più recenti studi dell’Istituto Superiore di Sanità che a più riprese ha sottolineato che “Non esiste, allo stato, alcuna evidenza che le superfici calpestabili siano implicate nella trasmissione del Covid-19” inoltre, diverse agenzie, tra cui l’Arpa Piemonte, si sono pronunciate negativamente in merito alla possibilità di ricorrere massivo e indiscriminato all’uso di ipoclorito di sodio, considerando questa pratica dannosa per l’ambiente se non opportunamente gestita” si legge ancora, “le superfici esterne quali strade, piazze, prati non devono essere ripetutamente cosparse con disinfettanti perché ciò potrebbe comportare l’inquinamento ambientale e dovrebbe essere evitato”.
Con la stessa celerità e prontezza si è provveduto ad adottare tutti gli accorgimenti necessari in materia di sicurezza sul luogo di lavoro al fine di non interrompere l’erogazione dei servizi comunali. Tutti gli sportelli, tutti gli uffici comunali sono stati dotati dei dispositivi di protezione individuale al fine di preservare la salute degli impiegati e quella dei cittadini che ogni giorno si rivolgono agli uffici comunali per la richiesta di certificati o altri servizi.
Abbiamo costruito, grazie alla preziosa collaborazione delle Associazioni di Protezione Civile, una rete di servizi e utilità volte all’ascolto e al supporto delle fasce più deboli della popolazione.
L’istituzione di due numeri di telefono di riferimento al fine di creare un canale diretto, immediato e di facile utilizzo anche da parte anche degli anziani, con l’Amministrazione e con i servizi, anche informativi, erogati.
Sono tantissime le telefonate giunte agli operatori che chiedevano informazioni su questioni più disparate.
Grazie a questo contatto diretto con i cittadini abbiamo potuto introdurre una serie di iniziative mirate, al fine di poter venire incontro alle difficoltà che man mano i cittadini stessi evidenziavano agli operatori.
Abbiamo attivato la “Colletta Alimentare” che ci ha permesso di ricevere beni di prima necessità da destinare alle famiglie in grave difficoltà economica. La “Colletta” attiva ancora oggi ci permette di supportare le Caritas parrocchiali che con le proprie forniture non riesce a soddisfare l'aumento dei richiedenti aiuto.
Ringrazio i singoli cittadini e le aziende che con le loro generose donazioni ci hanno permesso di alimentare con continuità il nostro magazzino e permetterci così di poter venire incontro a tante famiglie che stanno vivendo un grave momento di difficoltà.
A supporto di queste famiglie è intervenuta anche l'Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile che destinato al nostro Comune circa 279.000 euro per i “Buoni Spesa” da destinare alle famiglie in difficoltà economica.
Nel giro di pochi giorni gli uffici comunali hanno erogato fino ad esaurimento della somma ricevuta, buoni spesa a 699 nuclei familiari.
Siamo stati fra i primi comuni ad iniziare a distribuire gli aiuti economici sotto forma di buoni spesa effettuando contemporaneamente controlli sulle domande presentate dai singoli richiedenti.
A tal proposito, l’ufficio, a seguito di puntuale istruttoria, ha respinto ben 521 domande poiché risultate non in regola con i criteri dell’avviso pubblico.
140 persone hanno fatto pervenire agli uffici più domande relative a persone dello stesso nucleo familiare tentando di vedersi moltiplicato l’aiuto.
Questa ed altre circostanze hanno aumentato la mole di lavoro a carico degli uffici e rallentato l'iter di verifica delle autocertificazioni.
Tra i criteri di assegnazione dei “Buoni Spesa” si è data priorità a quei cittadini che non usufruiscono di altre forme di aiuto come RdC, RED, REI ecc.
Sulla scorta dell'autocertificazione presentata si è valutato comunque l'importo dei benefici percepiti al fine di valutare la concessione, per differenza, dei buoni spesa.
A titolo di esempio: un nucleo familiare composto da cinque persone, avrebbe diritto a 750 euro di buoni (150 euro per ogni componente) se però il nucleo beneficia già di un aiuto pari a 450 euro avrà diritto a 300 euro di “Buoni Spesa”, cioè la differenza tra le due cifre. Nel caso in cui il beneficio in corso sia uguale o superiore all'importo erogabile dei Buoni Spesa, il richiedente non avrà diritto a questi ultimi.
Come da accordi intrapresi con il Prefetto la lista completa dei beneficiari è messa a disposizione della Guardia di Finanza affinché effettui i necessari controlli.
Grazie alla disponibilità delle psicologhe di Canosa abbiamo attivato un servizio di supporto psicologico in favore delle persone che ne fanno richiesta ai numeri comunali di informazione. Tale servizio mira ad alleviare le difficoltà connesse all’isolamento da parte dei alcuni soggetti particolarmente sofferenti come i malati oncologici, le persone già in terapia e più in generale la popolazione.
Il prolungamento della situazione di isolamento sta creando enormi difficoltà alle famiglie al cui interno vivono bambini con disordine dell'iperattività di deficit di attenzione (ADHD), disordini di spettro di autismo (ASDs) e in generale a tutti i soggetti affetti da una disabilità intellettiva grave.
A tal proposito abbiamo individuato la "Villetta di Costantinopoli" come spazio libero dove le famiglie richiedenti possono passare un pò di tempo all'aria aperta in assoluta sicurezza e nel rispetto delle norme sul contenimento della propagazione del virus covid-19. Infatti, previa prenotazione ai numeri di contatto "info coronavirus", le famiglie al cui interno sono presenti soggetti con adhd, autismo e disabilità intellettive all'ora e al giorno prestabilito, potranno recarsi presso la Villetta dove rimarranno il tempo strettamente necessario senza la possibilità di poter incontrare altre persone.
L'accesso è riservato solo al bambino o disabile con un unico accompagnatore, sotto la vigilanza di operatori.
Cogliendo l’opportunità offerta dell’Ordinanza della Protezione Civile abbiamo messo a disposizione un conto corrente comunale dove poter raccogliere fondi per poter continuare a dare supporto ai nuclei familiari che versano in situazioni talmente gravi da non poter acquistare il cibo.
Inoltre, come tutti sapete nei giorni immediatamente precedenti la Pasqua abbiamo ricevuto, da un anonimo benefattore, una donazione di circa 2.000 uova di cioccolato da distribuire a tutti i bambini di Canosa di età compresa tra uno e dieci anni.
Grazie al supporto della Misericordia e degli Operatori Emergenza Radio che ci stanno supportando nelle attività del C.O.C. di Protezione Civile siamo riusciti a consegnarle in tempo per la Pasqua.
Devo sottolineare la grande generosità dimostrata dal popolo canosino e dal mondo imprenditoriale che nell’arco di qualche giorno si sono stretti intorno all’Istituzione comunale dando vita ad una vera e propria gara di solidarietà attraverso la donazione di derrate alimentari. A loro ho espresso la mia personale riconoscenza ma voglio approfittare della riunione della più importante assise comunale per ringraziare ancora a nome di tutti i tanti, tantissimi benefattori.
Al fine di garantire liquidità alle famiglie bisognose abbiamo anticipato, in attesa dell'arrivo dei fondi regionali, sia il Contributo Fitto casa per l'anno 2018 sia il contributo libri di testo per un totale di circa 210.000. Abbiamo ritenuto che in presenza di graduatorie già approvate fosse opportuno liquidare al più presto quelle somme piuttosto che aspettare i tempi dell'erogazione ai comuni da parte della Regione.
In totale l’Amministrazione ha messo in circolo 490 mila euro nell’arco di pochi giorni al fine di aiutare le famiglie famiglie in difficoltà.
Tutto questo lavoro è stato voluto, programmato e realizzato nell’arco di pochi giorni dagli uffici comunali e dalle associazioni di volontariato della Protezione Civile a cui va il mio ringraziamento per aver dimostrato competenza, professionalità, spirito di servizio ed una grande umanità nei rapporti con il prossimo.
Nonostante qualche infelice e disperata uscita di qualche “tifoso” preoccupato più della ritrovata compattezza della cittadinanza che alla sua salute, la cittadinanza si è dimostrata unita e compatta.
In questo momento siamo alla vigilia di un nuovo provvedimento del governo che apporterà alcune modifiche rispetto all’ultimo provvedimento.
Dalle indiscrezioni che circolano, a partire dal 4 maggio, inizierà una fase diversa dell’emergenza dove progressivamente verranno allentati i vincoli e alcuni divieti oggi presenti.
Non illudiamoci. Nonostante il netto miglioramento della curva dei contagi nella nostra città dobbiamo mantenere alta la guardia perché come abbiamo imparato a nostre spese il virus è silenzioso nel circolare nella nostra città e nei casi in cui colpisce le persone indifese diventa addirittura letale.
Come ho già avuto modo di comunicare in altra sede, la fase che ci aspetta sarà altrettanto complicata come quella che ci apprestiamo a superare.
In questa nuova fase sento la necessità di chiamare e di confrontarmi con i rappresentanti delle categorie economiche della città che più di tutti hanno subito sulla propria pelle gli effetti dell’emergenza. Occorre predisporre attività, interlocuzioni, riunioni al fine di programmare le attività da mettere in campo nel breve e nel medio periodo.
Allo stesso modo intendo avviare una immediata e proficua attività di confronto con il mondo politico cittadino. E’ arrivato il momento di confrontarsi al fine di poter dare tutti insieme una risposta univoca alle richieste della città.
Il tavolo di confronto sarà attivato con la Conferenza dei Capigruppo dove tutte le forze politiche sono rappresentante in maniera uguale senza i rapporti di forza tipici fra maggioranza e minoranza. A tale tavolo potranno partecipare tutti i consiglieri comunali che lo desiderassero.
L’auspicio è che dalle interlocuzioni giungano proposte e attività sagge, condivise e soprattuto fattibili.
Sono consapevole che l’imminente partenza della competizione elettorale, possa rappresentare la causa principale di naufragio di una qualsiasi forma di concertazione fra i partiti politici.
Per questo voglio sin d’ora ammonire tutti i rappresentanti politici dall’astenersi da
tenere comportamenti scorretti, ricordando loro che il popolo canosino, fatto di cittadini onesti e lavoratori, ha già dimostrato in diverse occasioni di possedere una maturità tale da distinguere chi si occupa e lavora veramente per il bene della città da coloro che sono mossi solo ed esclusivamente da proprio tornaconto tutt’altro che disinteressato.
 
26 aprile 2020
Roberto Morra
Sindaco di Canosa di Puglia